"GRAINE D'ESPOIR"-una piccola recensione-

Dopo la comparsata al Salone del Libro di Montreuil, vi presento una piccola recensione stilata da un blog francese che si occupa esclusivamente di letteratura dell'infanzia:

click here->DE PAPIER (de soie), D'ENCRE (de chine) et DE COULEURS (si nuancées)

ringrazio quindi Morgan per la gentile condivisione e per la bella recensione.

Commenti

Sarolta Szulyovszky ha detto…
Complimenti di cuore Stefano! Un libro stupendo di altissimo livello!
Che bello sarebbe poterlo vedere e leggere anche in italiano (io non so il francese:(((
Ciao!
Sarolta Szulyovszky
9 dicembre 2009 alle ore 12:12
katou ha detto…
Je vais bientôt avoir ton album entre les mains....ce week-end pour être exact....merci pour la dédicace!
15 dicembre 2009 alle ore 17:00
Francesca ha detto…
Ho visto il libro a Montreuil.
Complimenti Stefano, lo trovo davvero bello!!!
Francesca
8 gennaio 2010 alle ore 01:01
aro ha detto…
buongiorno a tutti...come al solito sono in ritardo con le risposte ai commenti...
Sono molto felice che Graine d'Espoir sia di vostro gradimento. E' stato il mio primo progetto libro portato a termine con successo. Non è molto facile conciliare lavoro d'ufficio con il disegno che avviene soprattutto nelle ore notture ma è un piccolo sacrificio che faccio volentieri.
vi ringrazio ancora espero di incontrarvi di persona prima o poi...giusto!?...
8 gennaio 2010 alle ore 10:39
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è strano pensare come gesti che spesso vengono fatti quasi per gioco possono invece rivelarsi grandi compagni di viaggio...capita di accrogersi di come l'intreccio di linee non sia solo un modo per far passare il tempo al telefono, disegnado reticolati su pezzetti di carta...ma sia anche un segnale forte della tua propensione all'utilizzo delle linee stesse. associ alla linea un valore non solo segnico ma anche emotivo lasciando socrrere in essa tutto quello che ti passa per la testa. la linea diventa il tramite tra la tua mente e la realtà, trasformando in oggetti tangibili quello che hai nei tuoi sogni. e ti ritrovi ad utilizzare il nero, nero china indelebile, tirando quelle benedette linee con l'"antico" amico pennino...un lavoro lungo fatto di pause e di innumerevoli "graffietti cartacei"...ma alla fine che soddisfazione. il nero...un non-colore...talmente forte che sa esprimere tutto: dalla gioia alla noia...meraviglioso... *********** continuiamo:
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