Ciao Andrea, preziosa scoperta il tuo blog...davvero ricco di belle cose e tante idee...ripeto davvero una bella scoperta...se poi aggiungiamo che sei bresciano come me, beh, non si fa altro che migliorare. Vedrò di seguire il tuo consiglio e di dare voce al seguito della storia...
Anonimo ha detto…
Si!! Che fa questo personaggio? Bellissimo stile. Max
vedo con piacere che questo Umbrae sta suscitando la curiosità dei miei tre commentatori...siccome anche io sono curioso di sapere come si sviluppa la storia quasi quasi aspeto che il caro buon vecchio Stefano si dia una mossa e prosegua con le illustrazioni...
è strano pensare come gesti che spesso vengono fatti quasi per gioco possono invece rivelarsi grandi compagni di viaggio...capita di accrogersi di come l'intreccio di linee non sia solo un modo per far passare il tempo al telefono, disegnado reticolati su pezzetti di carta...ma sia anche un segnale forte della tua propensione all'utilizzo delle linee stesse. associ alla linea un valore non solo segnico ma anche emotivo lasciando socrrere in essa tutto quello che ti passa per la testa. la linea diventa il tramite tra la tua mente e la realtà, trasformando in oggetti tangibili quello che hai nei tuoi sogni. e ti ritrovi ad utilizzare il nero, nero china indelebile, tirando quelle benedette linee con l'"antico" amico pennino...un lavoro lungo fatto di pause e di innumerevoli "graffietti cartacei"...ma alla fine che soddisfazione. il nero...un non-colore...talmente forte che sa esprimere tutto: dalla gioia alla noia...meraviglioso... *********** continuiamo:
Commenti
Vista così, e non solo nella singola illustrazione, tipo su fb, ha un senso anche la scritta, ovviamente!
:)
(oi, se puoi mettere una risoluzione un po' più definita, male non fa :) )
preziosa scoperta il tuo blog...davvero ricco di belle cose e tante idee...ripeto davvero una bella scoperta...se poi aggiungiamo che sei bresciano come me, beh, non si fa altro che migliorare.
Vedrò di seguire il tuo consiglio e di dare voce al seguito della storia...
Max